Tutti al parco giochi per stimolare la coordinazione e la cooperazione dei bambini. Arianna Torelli, giornalista e ideatrice della pagina Instagram @parchidiparma, ci accompagna nei parchi di Parma e dintorni con un focus su un gioco antichissimo, che non smetterà mai di stimolare il sorriso nei più piccoli: l’altalena.
Insieme a Melissa Pattacini, responsabile dei servizi psicoeducativi del Centro Psy&App di Parma, dopo i benefici dello scivolo, approfondiamo quelli datidal movimento oscillatorio che si può compiere al parco, sospesi a mezzo metro da terra, con la libertà di andare al ritmo che si desidera.
Perché a bimbe e bimbi fa bene salire sull’altalena?
Solleva immediatamente l’umore ed è utile al loro sviluppo psicofisico – ci spiega la dott.ssa – come ha rilevato uno studio condotto dall’Università di Washington, pubblicato sul Journal of Experimental Child Psychology. L’indagine effettuata su gruppi di bambini di 4 anni ha dimostrato i vantaggi derivanti da questo evergreen dei giochi per l’infanzia. Il dondolarsi sull’altalena stimola la collaborazione, la coordinazione, l’armonia e la sincronia. Tutti requisiti psicomotori utili nella crescita, tanto che l’altalena è stata paragonata dai ricercatori ad una vera e propria scuola di vita oltre essere un passatempo diverte e rilassante.
Dunque può dare effetti positivi anche a lungo termine?
La ricerca psicologica ha dimostrato nel dettaglio che i bambini più efficienti nel collaborare in coppia per raggiungere un obiettivo comune sono proprio quelli che avevano oscillato all’unisono sull’altalena. Non a caso, alla luce di questo risultato, i ricercatori suggeriscono a mamme e papà di spingere i propri figli a fare attività di gruppo basate sulla sincronia poiché, come sostiene la ricercatrice Tal-Chen Rabinowitch, essa aumenta la cooperazione dal momento che “l’attenzione è volta a relazionarsi con un’altra persona, con gli stessi tempi. Per questo crediamo che potenzi le interazioni sociali in maniera positiva”. Infatti altri studi confermano che il muoversi in sincronia migliora i comportamenti psicosociali dei bambini: l’empatia, la condivisione e la disponibilità ad aiutare l’altro. Abilità importanti in tutte le fasi della vita di una persona e in ogni contesto, come sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già nel 1993.
Andare avanti e indietro. Spingersi da soli o essere spinti. Che sensazioni provoca?
La stimolazione vestibolare data dal movimento oscillatorio che – come sostenuto dal pedagogista Andreas Fröhlich – comprende “i cambiamenti di posizione nello spazio, il dondolio ritmato, i movimenti di salita e di discesa, le rotazioni nello spazio”, facilita il rilassamento, l’attenzione e la concentrazione del bambino sull’esperienza del movimento e gli permette di spostarsi nel mondo.
Quali tipi di altalena esistono?
Lo abbiamo chiesto a Matteo Pulli, direttore generale di Gea Fun Experience, azienda di Langhirano che dal 1990 realizza parchi per lo svago e lo sport di tutta la famiglia.
«Ne esistono di varie tipologie: singole, doppie, a cestone ed anche triple che comprendono sia i sedili che il cestone. Una soluzione quest’ultima ideale in quanto davvero inclusiva ed aggregante: più bambini possono dondolare assieme e maggiore è il divertimento!
Ne è stata installata una di questo tipo nel nuovo parco inclusivo appena nato (a giugno 2022) a Collecchio (tra via Saragat e via Bruxelles). Un’area giochi pensata per essere adatta alle capacità motorie ed interattive di qualsiasi fruitore: la filosofia sposata dall’amministrazione è infatti quella di un progetto sociale che superi la sola finalità dell’impiego del tempo libero delle famiglie, per proporre un vero percorso educativo senza distinzioni di età o di abilità motorie. PARCO ANCH’IO è totalmente accessibile e fruibile anche per bambini con disabilità. Oltre alle altalene vi sono un castello inclusivo con scivoli, una teleferica doppia, una giostra circolare per giocare a pallavolo stando seduti ed un tunnel naturale di piante nel quale sono stati inseriti pannelli sensoriali per bambini con cecità e pannelli di gioco sociale quali il tris, il labirinto ed il memory».
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