In Appennino si impara a cadere senza paura: con gli sci ai piedi e i sussidi didattici è ancora più divertente! Articolo scritto per ParmaKids da Arianna Torelli, giornalista e ideatrice della pagina Instagram @parchidiparma.
Protagonista dei sogni dei bambini e al contempo simbolo del loro coraggio è la montagna innevata. Come ci spiega Melissa Pattacini – responsabile dei servizi psicoeducativi del centro Psy&App di Parma (www.psyapp.it) «nella psicanalisi junghiana essa ha un forte significato simbolico, in relazione alla crescita psichica, psicologica ed individuale». Un luogo ideale per imparare fin da piccoli ad affrontare le difficoltà della vita: «Per raggiungere la vetta – prosegue la dott.ssa – occorre superare gli ostacoli, i pericoli e la paura di cadere, così da arrivare a gioire del successo e ritornare giù, scivolare, che significa non fermarsi. Per poi prepararsi alla sfida successiva».
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Sussidi didattici a Schia (PR) per imparare a sciare divertendosi
Qual è dunque il miglior modo per insegnare ai figli a sciare? In questa fase assume una grande importanza la figura del Maestro o della Maestra di sci, esterna a quella dei genitori che solitamente si caricano di aspettative e con i quali i bimbi si concentrano meno a causa della troppa confidenza. L’istruttore o istruttrice si propone invece come «guida che applica strategie educative proprie dell’analisi del comportamento. Modeling, rinforzo positivo, fading, chaining, sono solo alcune delle procedure utilizzate per facilitare l’apprendimento, che favoriscono la motivazione e rafforzano l’autoefficacia, mattoncino necessario per la costruzione dell’autostima». In quota, con gli sci ai piedi, è inoltre più facile stimolare la propriocezione, detto anche sesto senso, ovvero il «senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista». Questo perché lo sci è un’attività che sviluppa l’agilità e la coordinazione neuro-motoria e l’equilibrio. Non è basato sulla forza bensì sulla stabilità, che nei bimbi è favorita dal baricentro basso.

Baby Park Cimoncino – Fanano (Modena)
Oggi esistono sussidi didattici che rendono più divertente che mai fare sport sulla neve. Ne sa qualcosa Matteo Pulli, direttore di Gea Fun Experience: «Le attrezzature che inseriamo nei campi scuola non sono semplici figure simpatiche, ma aiutano a semplificare l’apprendimento e a stimolare nel principiante l’acquisizione delle sequenze motorie di base dello sci attraverso il gioco». Archi e passaggi servono ad esempio per far flettere i bambini sulle ginocchia ed apprendere il movimento delle gambe per curvare, mentre i coni vengono posizionati per insegnare ad evitarli facendo le curve». Anche a Schia (PR) sono presenti i giochi didattici di Gea che invogliano i piccini a ripetere il percorso quindi a giocare più a lungo.
Ma la montagna non è solo sci: «Si possono vivere in modo avventuroso i pendii – conclude Pulli – anche a bordo di bob, slittini, gommoni o snow bike senza pedali. Sicuri e di semplice utilizzo, regalano emozioni fin dalla prima discesa». Tutta la famiglia può godere appieno delle attrezzature che GEA inserisce nei numerosi Baby Park e parchi giochi sulla neve di tutto il nord Italia. I più vicini a Parma, raggiungibili in un paio d’ore, sono alle Piane di Mocogno (MO) e nel comprensorio del Cimone (MO).