“La natura è un tempio in cui pilastri vivi a volte emettono confuse parole; l’uomo, osservato da occhi familiari, tra foreste di simboli s’avanza”. Sono le parole di Charles Baudelaire ad aprire la mostra “Mater. Percorsi simbolici sulla maternità” allestita a Palazzo del Governatore dall’8 marzo al 28 giugno. Un percorso che si snoda dal IV millenio a.C. al 2014 seguendo il filo conduttore del tema della maternità nei suoi aspetti simbolici: maternità come origine, maternità rivelata, dalla maternità sacra alla maternità borghese e maternità negata.
La mostra presenta una varietà molto ampia e diversificata di oggetti: dagli idoli femminili primitivi agli ex voto che riproducono bambini in fasce, dai reperti egiziani e romani ai quadri di soggetto religioso dal Trecento al Settecento fino alle opere contemporanee che comprendono tra l’altro installazioni e pagine di fumetti. Tra le 170 opere d’arte provenienti da 70 musei e collezioni, creazioni di Filippo Lippi, Andrea Mantegna, Pinturicchio, Rosso Fiorentino, Veronese, Tiepolo, Francesco Hayez, Felice Casorati, Gino Severini e Michelangelo Pistoletto.
L’argomento rappresenta di per sé una buona occasione per le mamme per visitare una mostra con i bambini e riflettere in modo giocoso sull’unicità del legame che corre tra madri e figli. La disponibilità di un’ampia stanza attrezzata con tavoli, seggioline e giochi con una suggestiva vista su Piazza della Steccata consente a due o più adulti di alternarsi nel sorvegliare i bambini e visitare l’esposizione in tranquillità.
I bambini fino ai sei anni hanno diritto al biglietto gratuito, i ragazzi fino ai ventisei al ridotto speciale a cinque euro. Anche i più piccoli sono i benvenuti alla mostra: i bagni sono dotati di fasciatoio. Se i figli (fino a due) verranno accompagnati da entrambi i genitori, mamma e papà potranno usufruire del biglietto ridotto a otto euro. Si ricorda inoltre che per i possessori della ParmaKids Card è possibile ritirare il biglietto a dodici euro che consente l’ingresso a un grande accompagnato da un bambino sopra ai sei anni.