A Parma – come in tutto il mondo – ci sono genitori pignoli, altri stralunati… quelli “capannoni” e quelli che prima di strappargli un sorriso ci metti un anno e poi l’ultimo giorno di scuola te ne fanno uno che si rimangia i musi di tutte le mattine. Ci sono genitori invisibili, ma attenti come aquile, ci sono genitori leoni per un calzino perduto e indulgenti per una febbre a 38.8, “cosa vuoi che sia, domani te lo riporto”. Ci sono genitori che cuciono sul sacchetto del nido il nome del bambino pieno di lustrini e altri che “Ho fatto un mostro, ma lo amo“.
I genitori sono una razza strana, a volte irruenti e diabolici, a volte spaventati a morte… e come dargli torto, crescere un cucciolo d’uomo, magari due, magari tre!! è un’avventura terrificante. Ma se poi li prendi da parte hanno gli occhi che luccicano parlandone, certo contornati da occhiaie e indomabili sensi di colpa… ma luccicano… perché un bambino è luce e se è tuo diventa la tua luce. Così arrivano le domande, perché sei il primo essere pensante che incontrano al mattino, prima del lavoro, appena dopo i capricci dell’alba. Magari avete i capelli in disordine e gli occhi impastati dal sonno entrambi, ma la domanda arriva, possibilmente secca, quasi sicuramente vitale. “Non riesco a togliere il ciuccio ad A., sembra come se gli strappassi un braccio”, oppure ” Mi ha morso sul collo, in ufficio pensano tradisca mio marito!”; e più forti “Non è possibile che qui dorma! Io non dormo da due anni capito?”, e ancora “Quando lo vengo a prendere si gira dall’altra parte…”. Poi ci sono quelle esilaranti, dette con una serietà incredibile: “Ma secondo te mio figlio farà il serial killer da grande? Credo abbia talento, alle feste li butta giù tutti come birilli”, e ancora ” Io e lui proprio non ci prendiamo, vuole solo la mamma, ti dico solo che nel lettino ci dormo io!”.
Tralascio quelle drammatiche e dico subito che il potere dell’asilo è quello del gruppo, l’emulazione e la fiducia sono armi incredibili per l’educazione. Pensate avere una ventina di cuccioli d’uomo: l’unione fa la forza, un buon educatore sa che se si conquista il gruppo un bambino alla volta, il gruppo trascinerà l’insicuro, placherà l’agitato, farà sbadigliare l’insonne e sbancherà il lotto con forza impensata. Affascinare e far fidare i bambini è un’arte, ma è il nostro mestiere conquistarlo. Voi… voi siete la loro stella polare innata. Non c’è nulla da conquistare, purtroppo solo da perdere, ma più avanti, non ora. La loro fiducia nei vostri confronti è illimitata, siete i loro eroi, usano i vostri occhi e le vostre parole per conoscere e capire il mondo. Ovvio che questo vi elegga a centro perfetto della loro paura, gelosia, pura crudeltà… siete l’unico vero interesse. Mamme e Papà ovviamente, siete una proprietà e se per motivi futili (ad esempio il lavoro!!!) vi allontanerete troppo verrete puniti. Ma gli adulti siamo noi, quindi c’è solo da rimboccarsi le maniche, noi “conquistatrici e detentrici del gruppo”, voi “eletti”. Perciò ben vengano tutte le vostre domande, dalle più fragili alle più spontanee, da quelle dette con rabbia a quelle da morir dal ridere. Ben vengano tutte perché noi insieme educhiamo i vostri figli ad essere adulti migliori e felici. Quindi vi aspetto, a domattina e alla prossima domanda! (Se volete le risposte ai quesiti qui sopra, pratici e non, o ne avete altre, scrivetemi, farò del mio meglio!)
Tata D