La sezione è chiassosa e disordinata, i bambini stanno giocando. I cassetti sono rivoltati e i giochi sparsi in giro, un semplice cilindro di cartone diventa un cannocchiale e una seggiolina girata è un destriero. Si c’è chiasso, risate e qualche lacrima forse, ma si può respirare profumo di vita, i bambini con pochi gesti stanno costruendo chi saranno domani.
Sono seduta ad aggiustare una sciarpa o a rendere un foulard il mantello di Superman o il copricapo di Lawrence d’Arabia e li guardo. La fantasia ingenua ha più sfumature incredibili di qualunque altra cosa ed è affascinante in maniera sorprendente. Basta un attimo, lo sguardo scorre su manine e visi e lo trova. Ce n’è uno che si ferma un secondo, si sfila la calza antiscivolo con stizza quasi fosse una catena, la lancia lontano, sbuffa. Si alza e con un piede nudo mi viene incontro, non dice nulla, mi appoggia la manina paffuta sulla spalla, ma ancora tace. Finisco il mantello e mi giro verso di lui, lo accarezzo e gli chiedo che c’è, mentre Superman corre a volare lontano. C’è chiasso, gli altri bambini non si risparmiano, ma gli occhi del bimbo senza calza sono calamite.
Ecco la domanda sta arrivando, è serissimo, gli occhi sono quelli di un matematico che esegue un calcolo difficilissimo. Sta arrivando si. La domanda è secca e necessita di una risposta convincente. “Dov’è la Mamma?” Quante volte l’ho sentita, quante volte ho risposto, se sei brava abbastanza non tanto in ciò che dirai ma in ciò che fai e sei, lo convincerai per questa volta.
Pensavo a dieci domande che i genitori vorrebbero porre sul Nido e mi sembrava bello trovarne altrettante dei bambini, ma di fatto l’unica che veramente gli importa è questa.
Noi adulti perdiamo tempo, giriamo intorno alle cose, loro sono più diretti ma tutt’altro che semplici. I bambini chiedono cose assurde, divertenti e anche difficilissime…da perché il cielo è blu a il nonno è morto che vuol dire? Rispondere, come dicevo, non è questione di parole, se si risponde che “La mamma è a lavorare, dopo la nanna arriva.” certo si dice la verità semplice e secca ed è giusto così, ma se quel bimbo di me non si fida, non mi crederà.
E’ semplice. La fiducia è la chiave di tutto e sui bimbi ha più presa di qualunque contentino o premio, patacca o sgridata. Lui viene da me e da me sa che avrà la verità. Mi crede perché si fida di ciò che sono, si fida della sua mamma che lo lascia a me. E che si, se lo dice la Tata la mamma torna. Tornerà a giocare e probabilmente me lo richiederà fra un’oretta, è solo per esser sicuro dentro, non è per mettermi in dubbio, ma per restare davvero tranquillo.
Perciò a tutti voi, a tutte noi: i bambini hanno solo bisogno di rispetto, se parte da noi se la fiducia è ricambiata dalla verità, non ci sarà bisogno d’altro.
“Dov’è la Mamma?”
“A lavorare, dopo la nanna chi ti viene a prendere?”
“Il nonno.”
“Che bello, sei contento?”
“Si però domattina mi porta la mamma, così ti dice ciao.”
“Che lavoro fa la tua mamma?”
“Elicottero.”
“Guida l’elicottero?”
“Si…rosso.”
“Quando vai a trovare la mamma a lavoro si vede un elicottero rosso?”
“Si, parte sempre quando lei mi saluta!”
(Dall’edicola dove lavora la sua mamma si vede l’eliporto!!)
Loro ci vedono al nostro massimo, forse di più, vediamoli allo stesso modo. Non sono piccoli uomini, ma nemmeno incapaci di capire, anzi.
Spiegate ai vostri figli la verità con parole semplici, capiscono le emozioni molto meglio di noi. Dategli il rispetto che meritano e se non potete accontentarli spiegate perché. Un no che vale, è un no che si spiega. Esattamente come se il vostro bambino sa che andate a lavorare e cosa vuol dire, sarà più tranquillo e facile da convincere. Fiducia e rispetto e…su tutto state tranquilli, i piccoli umani hanno forze e risorse che noi ci sogniamo.
Detto questo noi adulti che perdiamo tempo, che giriamo intorno alle cose abbiamo…avete mille domande da porre sul Nido, ne ho sentite moltissime, geniali, banali, ripetute, uniche. Ne ho molte in mente si e presto farò un articolo su questo, se ne avete voi, scrivetemi!! Ho voluto dar prima spazio ai veri protagonisti e alla loro più pressante richiesta. Ah, ultima cosa, la domanda dei bimbi ha la stessa valenza e urgenza anche per i papà ovviamente!!