Ci sono dei trucchetti utili per i genitori? Ci sono bambini che non tollerano la sensazione delle setole sui denti, piangono e non aprono la bocca, bambini che si divincolano e scappano dal bagno. E poi bambini che rifiutano il dentifricio fino a non tollerarne neanche l’odore, altri che mordono lo spazzolino ma non spazzolano, altri ancora che arrivati al momento dello spazzolamento dei denti si trasformano in “flash” e in 2 secondi hanno già terminato. Oggi parliamo di questo argomento, ovvero come stimolare i bambini all’uso dello spazzolino, con il contributo scritto per noi dalla Dott.ssa Silvia Rapa, esperta ortodontista.
Ci sono trucchetti utili per i genitori, per stimolare i bambini all’uso dello spazzolino?
Le strategie che possono essere utilizzate dipendono in primo luogo dall’ età del piccolo.
Il bimbo cresce e matura, quindi i “trucchi” da introdurre vanno adattati progressivamente. Il primo consiglio è quello di introdurre la ROUTINE dell’igiene orale fin dai primi mesi di vita con il massaggio gengivale dopo la poppata. Questo è utile per dare l’imprinting GENGIVALE, ovvero insegnare al bambino il “piacere” di una bocca pulita. Per fare accettare al neonato la pulizia delle gengive il trucco è quello di associare questo momento ad una COCCOLA: quindi è utile scegliere un posto sereno – magari una poltrona – dove i genitori possono sedersi comodamente e, tenendo il piccolo accoccolato su un braccio, usare le dita della mano opposta per eseguire la pulizia. La parola magica nei primi mesi è “COCCOLA”. Possono essere usati in questa fase: garze, spazzolini da dito in silicone o guantini appositamente studiati per la detersione del cavo orale dei neonati.

Passare allo spazzolino fin dall’arrivo del 1° dente
Dalla comparsa del 1° dente è utile introdurre l’uso dello spazzolino. Oggi sono disponibili spazzolini specifici con setole extra morbide in grado di pulire senza ledere le delicate mucose del bambino. Lo spazzolino va introdotto gradualmente in modo da abituare il bambino alla sensazione delle setole, si può iniziare passandoglielo prima sul dorso della manina e poi sulle labbra fino ad arrivare ai dentini. Aspettare che i bimbi siano più grandicelli per utilizzare lo spazzolino, oltre ad essere dannoso per la salute dei denti, ne rende più difficile l’accettazione da parte del piccolo. La parola “magica” in questa fase è “GRADUALITA’”.
Dopo il primo anno di età
Dopo il primo anno, il genitore può enfatizzare il carattere giocoso della cerimonia di pulizia. A questa età i bambini, afferrato lo spazzolino, fanno fatica a lasciarlo e vorranno “fare da soli”. In questa fase può essere utile dotarsi di due spazzolini, uno da lasciare in mano al piccolo, e l’altro ad uso dei genitori. I genitori, quindi, effettueranno la pulizia dei denti al bambino, alternando momenti in cui lasciano al piccolo la possibilità di “giocare” e prendere dimestichezza con lo strumento (sempre sotto una attenta supervisione). La parola magica a questa età è “GIOCO”.

Dopo i 3 anni di età
Dopo i 3 anni, il bimbo interagisce sempre più e risulta utile lavorare progressivamente sulla CONSAPEVOLEZZA. Il bimbo – ad un certo punto – per essere motivato ha bisogno di capire PERCHÉ i denti vadano lavati. Nella bocca ci sono molti batteri alcuni dei quali si nutrono di quello che mangiamo e causano malattie ai denti o alle gengive. Il poter disporre di strumenti educativi come LIBRI ILLUSTRATI, STORIE, VIDEO esplicativi aiuta i genitori a far capire al bimbo che la pulizia dei denti non è una inutile costrizione, ma un importante momento di CURA della PERSONA. La parola magica è “CONSAPEVOLEZZA”.

Lavarsi i denti NON è un gioco da ragazzi, per questo è importante imparare gradualmente le GIUSTE TECNICHE. Qui un consiglio può essere quello di farsi aiutare da esperti del settore portando i bimbi, fin da piccoli ad incontri di educazione all’igiene orale con il dentista o l’igienista orale, avendo la pazienza, a casa, di supervisionare le procedure di igiene orale fino a che queste siano state apprese in pieno. Altro “trucco” è quello di lavorare sulla loro “RESPONSABILIZZAZIONE” e “AUTONOMIA”.
Spazzolini e dentifrici devono avere particolari requisiti adatti all’età del piccolo ma – rimanendo nell’ambito dei prodotti validi e adatti all’età – può essere utile coinvolgere i piccoli nella scelta dello spazzolino del colore preferito o del dentifricio con il gusto che piace di più.
Mio figlio non ama il sapore del dentifricio, come faccio?
Se il piccolo rifiuta il dentifricio è utile insistere e provare diverse marche e gusti? La risposta è sì: il dentifricio oltre ad aiutare l’azione meccanica pulente dello spazzolino, porta sul dente particelle preziose come il FLUORO, utile a rinforzare lo smalto dei denti (ovvero lo strato esterno che abbraccia e protegge il dente). Il corretto uso di un dentifricio fluorato è di fatto considerato dal Ministero della Salute come uno dei mezzi fondamentali per la prevenzione della carie. Oggi esistono in commercio molti dentifrici fluorati con diversi aromi dalla menta delicata, alla fragola e ‘tutti i frutti’, è, quindi, consigliabile provare le varie possibilità in modo da trovare il prodotto adatto. Se, nonostante i tutti i tentativi, il bambino continua a rifiutare il dentifricio è utile confrontarsi con il Pediatra o il dentista pediatrico, per valutare un’integrazione di fluoro per bocca in gocce o compresse.
Dentifricio e dosi.
Fino ai 3 anni è normale che i bambini non sappiano ancora sputare e ingeriscano gran parte della quantità di dentifricio posizionato sullo spazzolino, motivo per il quale ne va utilizzato davvero pochissimo, nello specifico si consiglia una DOSE PEA SIZE (ovvero corrispondente al volume di un pisello).
Lo spazio per prendersi cura della bocca
Se, a partire dai 3 anni, la parola d’ordine è “responsabilizzazione” e “autonomia”, utilissimo è il poter allestire adeguatamente lo SPAZIO che utilizzerà il piccolo per lavarsi i denti, predisponendo un rialzo in modo che possa arrivare comodamente al rubinetto e a tutti gli strumenti necessari; inoltre, per aiutarlo a mantenere la concentrazione sull’atto del lavaggio dei denti può essere utile dotarsi di un piccolo specchio accessorio da posizionare sul lavello dove il bambino può controllare i movimenti di spazzolamento che compie.

Spesso i bimbi non hanno ancora sviluppato un adeguato senso del tempo. Un utile “trucco” da utilizzare per far lavare i denti per un tempo sufficiente è il dotarsi di una clessidra da 2 minuti o, alternativamente, concordare l’ascolto di una canzone che copra tutta la procedura del lavaggio dei denti. Magari la nostra DANZA DELLO SPAZZOLINO.
La danza dello spazzolino
La DANZA DELLO SPAZZOLINO è uno dei contenuti multimediali proposti nell’ambito del progetto di educazione dentale VIAGGI INTERDENTALI che la Dott.ssa Silvia Rapa ha ideato e curato per tutti i bimbi.
La DANZA DELLO SPAZZOLINO assolve nello specifico a 3 obiettivi specifici.
- Definire il tempo da dedicare allo spazzolamento.
- Rallegrare il momento dedicato allo spazzolamento dei denti.
- Aiutare il bambino – tramite ritornelli e rime – a ricordare i principi di un efficace spazzolamento dentale.
Di seguito alcuni passaggi a titolo esemplificativo per stimolare l’uso dello spazzolino
“Mettiti allo specchio, gomito all’orecchio – spazzolino nella mano e fai un sorriso strano“
Questo passaggio della canzone ricorda al bambino che, per lavare correttamente i denti, è utile posizionarsi di fronte ad uno specchio. In questo modo è possibile controllare i movimenti di spazzolamento e la sequenza logica da seguire per evitare di dimenticare di pulire alcune superfici.
“Rulla sopra i denti per renderli splendenti – prima il lato interno, poi rulla all’esterno – spazzola sul fianco, dal rosa verso il bianco – dalla gengiva al dente, rendilo splendente”
Qui la rima ricorda al piccolo che, per pulire le superfici esterne ed interne dei denti, occorre usare movimenti “a rullo” facendo ruotare il polso, muovendo le setole dello spazzolino dalla gengiva al dente, ovvero dal rosa al bianco.
“Poi, a bocca spalancata, scegli la prima arcata – e sul lato del masticare strofina in orizzontale”
Questa parte della “Danza dello Spazzolino” ricorda al bambino che le superfici masticanti dei denti vanno lavate muovendo lo spazzolino in orizzontale tenendo la bocca ben aperta.
Tornando ai trucchi, molto utile è stabilire insieme QUANDO vanno lavati i denti, agganciando questa attività nella routine:
“al mattino si fa colazione, ci si veste e si lavano i denti”
“alla fine della cena, si sparecchia, ci si mette il pigiama e si lavano i denti”
Questo anche per evitare che il lavaggio dei denti avvenga tardi la sera quando i bambini sono troppo stanchi e, quindi, meno disponibili. Nonostante i buoni propositi spesso far lavare i denti ai bimbi rimane una “lotta” (in tutte le famiglie, anche quando i genitori sono dentisti ;). Abituare i bimbi fin dalla più tenera età a lavare i denti rende tale procedura una routine più difficile da scardinare.
Ultimo consiglio: lavare i denti, quando possibile, assieme ai genitori al mattino dopo colazione o alla sera dopo cena rinforza l’emulazione del bimbo.

Per approfondire il tema potete leggere anche l’artcolo LAVARSI I DENTI NON È UN GIOCO DA RAGAZZI.
Dott.ssa Silvia Rapa – Dott. Renato Cocconi
Studio Ortodontico Cocconi-Rapa Centro Facexp di PARMA
Per maggiori informazioni contattaci tramite il servizio “SOS for Kids” di PARMAKIDS all’indirizzo silvia.rapa@parmakids.it.