La RESPIRAZIONE è il processo fisiologico, fondamentale per la vita, che fornisce al corpo l’ossigeno necessario alla sopravvivenza ed elimina l’anidride carbonica. L’aria giunge ai polmoni attraverso l’albero respiratorio entrando dal NASO o dalla BOCCA. La respirazione corretta avviene attraverso il naso. Lo sapevi? In questo articolo, scritto per noi dalla nostra esperta ortodontista, Dott.ssa Silvia Rapa, dello Studio Ortodontico Cocconi – Rapa, e Elena Schiaretti, logopedista, ti parliamo di come la respirazione influisce sullo sviluppo del tuo bambino.
Perché è importante la respirazione nasale nel bambino?
- Il naso dispone di particolari strutture interne (mucose e turbinati) che gli permettono di RALLENTARE il flusso d’aria RISCALDANDOLO, UMIDIFICANDOLO e PURIFICANDOLO.
- Nella fase della ESPIRAZIONE, la MAGGIORE RESISTENZA offerta dalle strutture interne del naso, ci permette di trattenere l’aria più a lungo nei polmoni aumentando la qualità dell’OSSIGENAZIONE del sangue.
- Durante la respirazione nasale la lingua e le labbra assumono una posizione che favorisce il corretto sviluppo delle ossa mascellari e, in particolare, del palato. Gli studiosi sono infatti d’accordo nell’affermare che la FORMA influenza la FUNZIONE e la FUNZIONE influenza la FORMA. Questo significa che la struttura ossea ha impatto sulle funzioni (es. palato stretto favorisce la postura della lingua a risposo bassa) e che, allo stesso tempo, anche le funzioni “danno forma” alla conformazione ossea (es. lingua bassa a riposo favorisce il morso aperto con avanzamento eccessivo degli incisivi).
Esistono alcune condizioni cliniche per le quali la respirazione nasale risulta difficoltosa e si instaura una respirazione prevalentemente ORALE o MISTA (orale / nasale).
Quali le cause di una respirazione orale nell’età dello sviluppo?
La respirazione orale è principalmente dovuta a cause OSTRUTTIVE che impediscono o riducono il passaggio dell’aria attraverso il naso in modo temporaneo o permanente. Ad esempio:
- Raffreddori
- Sinusiti
- Riniti Allergiche
- Ipertrofia dei turbinati
- Ipertrofia delle adenoidi
- Deviazioni del setto nasale
Altre cause di una respirazione orale possono essere anche fattori:
- Anatomici: particolare conformazione che riduce gli spazi respiratori.
- Genetici: predisposizione genetica, familiarità.
- Ambientali: inquinamento, abitudini alimentari, abitudini orali (es. prolungato uso del ciuccio o succhiamento del dito…).
Quanto è frequente il problema della respirazione orale nei bambini?
La Letteratura riporta come il 55% dei bambini tra i 3 e i 9 anni siano interessati da un problema di respirazione orale più o meno rilevante. Una condizione, dunque, frequente che merita attenzione.
Quali le conseguenze di una respirazione orale nell’età dello sviluppo?
La respirazione orale può influire sulla SALUTE e sullo SVILUPPO GENERALE del bambino. Quando l’aria viene inspirata dalla bocca, non riceve un “trattamento” adeguato, arriva ai polmoni fredda, secca e non purificata esponendo il piccolo a un maggiore rischio di sviluppare:
- malattie RESPIRATORIE, come ad esempio le bronchiti;
- malattie OTORINOLARINGOIATRICHE, come mal di gola, otiti e calo dell’udito. Il calo dell’udito – in età prescolare e scolare – , in particolare, non va sottovalutato in quanto può influenzare negativamente l’APPRENDIMENTO e l’INTERAZIONE SOCIALE.
La respirazione orale può, inoltre, associarsi ad APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e può indurre RITARDO DELLA CRESCITA, indebolimento del SISTEMA IMMUNITARIO, minore qualità dell’OSSIGENAZIONE DEL SANGUE con disturbi COMPORTAMENTALI (irascibilità, irrequietezza) e dell’ATTENZIONE che possono influire sul rendimento scolastico.
Gli effetti della respirazione orale sullo sviluppo del distretto facciale
La respirazione orale ha poi effetti diretti sullo SVILUPPO DEL DISTRETTO FACCIALE e ORALE. I respiratori orali mostrano specifiche caratteristiche del VOLTO: l’insieme di queste caratteristiche prende il nome di FACIES ADENOIDEA. Un bambino con FACIES ADENOIDEA, generalmente, presenta:
- Viso ALLUNGATO (long face);
- MENTO RETROPOSTO (II classe);
- BOCCA prevalentemente APERTA;
- IPOTONIA delle LABBRA e incompetenza labiale a riposo (incapacità a tenere le labbra a contatto in condizione di riposo);
- IPOTONIA muscolare FACCIALE;
- NARICI piccole;
- OCCHIAIE / aloni bluastri sotto agli occhi;
- LINGUA BASSA a riposo.
Lo scarso UTILIZZO del NASO unito all’ALTERAZIONE della POSTURA LINGUALE – che in questi casi rimane bassa – possono indurre:
- IPO-SVILUPPO DEL PALATO che si presenta stretto e profondo;
- AFFOLLAMENTO dentale, in conseguenza di un palato stretto;
- MORSO INVERSO POSTERIORE, in conseguenza di un palato stretto;
- MORSO APERTO ANTERIORE;
- AUMENTATA DISTANZA tra i denti superiori e inferiori;
Possibili patologie orali causate dalla respirazione orale
Alcuni Autori, mettono, poi, in relazione la respirazione orale con un aumentato rischio di patologie orali di interesse pedodontico come la gengivite. Altra possibile conseguenza che spesso si identifica nei piccoli con respirazione orale è la DEGLUTIZIONE DISFUNZIONALE. In questi bambini il movimento di deglutizione che dovrebbe avvenire con una spinta linguale che fa leva sulla parte anteriore del palato viene effettuata con l’appoggio della lingua sui denti. Un individuo deglutisce in media 500-1000 volte/giorno, possiamo quindi capire come una pressione costante della lingua contro i denti (a riposo e durante l’atto deglutitorio) non favorisca uno sviluppo armonico del complesso muscolo-dento-scheletrico oro facciale.
Quali le soluzioni?
Questa alterazione della funzione respiratoria va indagata con un approccio di team che preveda l’interazione di più specialisti come, ad esempio:
- PEDIATRA
- OTORINOLARINGOIATRA
- ALLERGOLOGO
- ORTODONTISTA
- PEDODONTISTA
- LOGOPEDISTA
La soluzione dipende in primo luogo dalla causa scatenate l’ostruzione nasale.
I primi ad entrare in campo sono PEDIATRA e OTORINOLARINGOIATRA. Una volta riconosciuta ed indirizzata la causa dell’ostruzione, occorre insegnare al bimbo come respirare dal naso, come raggiungere una corretta postura della lingua e tenere chiuse le labbra.
Il lavoro del logopedista
Di grande aiuto è il lavoro del LOGOPEDISTA: il suo ruolo è quello di valutare lo squilibrio miofunzionale orofacciale e le funzioni orali ad esso collegate: respirazione, masticazione e deglutizione. L’obiettivo del logopedista è quello di agire sulle funzioni al fine di smantellare il circolo vizioso che si è instaurato tra queste e la struttura scheletrica (ad esempio respirazione orale, postura della lingua a riposo bassa, deglutizione disfunzionale…).
In base alle caratteristiche strutturali e funzionali del bambino a cui si trova di fronte, il logopedista deve definire gli obiettivi di trattamento: generalmente è necessario iniziare dall’igiene nasale (lavaggi nasali, insegnare a soffiare il naso in modo corretto) e procedere, poi, con un vero e proprio allenamento muscolare (lavorare sulla forza/ resistenza/ tono dei muscoli del distretto oro-facciale). In un secondo momento l’obiettivo sarà quello di riabilitare le funzioni (respirazione, masticazione, deglutizione).
Il lavoro dell’ortodontista
Compito dell’ ORTODONTISTA è quello di correggere gli effetti negativi che la persistenza della respirazione orale ha prodotto sullo sviluppo delle ossa della bocca e dei denti. L’obiettivo è quello di correggere il frequente difetto di sviluppo del palato, di creare uno spazio adeguato alla eruzione dei denti permanenti e di eseguire terapie volte a favorire un più favorevole sviluppo delle ossa mascellari.
La respirazione orale è un problema che va affrontato in team.
È fondamentale che i vari professionisti lavorino con un approccio integrato. Ad esempio: il percorso logopedico, sulla base della storia clinica del paziente, può essere attivato contemporaneamente oppure prima/dopo l’intervento di altri professionisti. È possibile, inoltre, lavorare in modalità “a sandwich”: si avvia una prima fase di trattamento logopedico, si procede con l’intervento di altri professionisti, si conclude il percorso logopedico.
Un esempio? Se abbiamo un bambino con palato stretto, posizione della lingua a riposo bassa e respirazione orale può essere utile che l’ortodontista agisca espandendo gli spazi orali (forma) e che contemporaneamente il logopedista imposti esercizi di rinforzo della lingua (funzione) affinché abbia il tono necessario per mantenere una posizione corretta alta. La lingua, a sua volta, mantenendo la posizione corretta, darà la spinta necessaria al palato per continuare a svilupparsi correttamente (funzione-forma).
FONTI
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