Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino.
Questo noto proverbio africano mette in rilievo quanto sia importante, per ogni essere umano, sentirsi parte di un insieme. La famiglia è il primo, ma non l’unico, agente di socializzazione del bambino e la possibilità di ampliare la rete delle relazioni tra la famiglia e l’esterno ne influenza positivamente lo sviluppo, sia in termini emotivi che sociali.Ogni situazione di incontro sociale e scambio diventa una risorsa preziosa in grado di arricchire i bambini di potenzialità da spendere, a propria volta, nella comunità di appartenenza.
E ancora. L’ascolto attivo dei bambini, la valorizzazione dei loro interessi e la soddisfazione dei loro bisogni li rende non solo partecipi ma anche artefici del loro futuro e di quello del loro “villaggio”. Lasciar parlare i bambini, ascoltarli attentamente e far sì che possano esprimere le loro idee li renderà adulti capaci di sperimentare se stessi e gli altri in modo positivo. Possiamo quindi concludere che, è vero, per educare un bambino, c’è bisogno di un villaggio!
E, aggiungo io, c’è tanto bisogno di un villaggio che riesca a mettere al centro il bambino, a rivolgersi direttamente a lui. L’interesse nei confronti dei bambini ci porta a confrontarci con loro, a cercare di capire meglio ciò che li interessa – cosa particolarmente importante in un momento storico in cui loro stessi sono esposti ad una pluralità di nuovi e incalzanti stimoli che, se non resi adeguati alle età e ai contesti, rischiano di sommergerli e renderli assuefatti a ciò che trovano con grande facilità.
Da qui l’importanza di creare nuovi spazi che siano sia virtuali, per raccogliere le informazioni, che reali, per viverle; luoghi in cui trovare condivisione e punti di scambio per gli adulti affinché diventino una risorsa per il bambino, fulcro e motore dello spazio stesso. Questo è lo spirito con cui nasce l’idea di parmakids.it, creare uno “spazio” che metta al centro il bambino, con i suoi bisogni personali e sociali, uno spazio virtuale capace di cogliere e canalizzare le risorse di una comunità, mettendole a disposizione dei bambini. Ciò sposta inevitabilmente la direzione del messaggio o, meglio, la ampia: parmakids.it si rivolge non solo ai genitori, ma a chiunque si occupi di bambini, a chiunque, come dicevo, li metta al centro: i nonni e gli zii che vogliono passare tempo con i nipoti, una baby-sitter che non sa come far passere tempo al “suo” bambino, una maestra in cerca di spunti per i suoi alunni, un genitore alla ricerca di un’attività sportiva adatta al proprio figlio o di un luogo in cui svagarsi senza lasciare a casa i piccoli!
L’esistenza di uno spazio come parmakids.it è una grande risorsa per la nostra comunità e per la nostra città, che, per suo tramite, diventa più fruibile e accessibile. Sono infatti convinta che il tempo e lo spazio che una società dedica ai propri bambini le tornerà indietro sotto forma di partecipazione, appartenenza, conoscenza e intraprendenza territoriale. E ancora: per fare ciò è fondamentale imparare a comunicare con chi sta con i bambini, con chi può essere filtro tra loro e il mondo e con chi dà loro la possibilità di sperimentarsi. Prendere il punto di vista dei più piccoli significa, non solo, mettersi in contatto con le famiglie, ma con tutti coloro che possano mettere insieme i bambini, farli incontrare, ed entrare in un contatto sponteneo e autentico, nel modo in cui solo i bambini sono capaci di fare! (Ilaria Baldini, Psicologa e Psicoterapeuta, ilaria.baldini@parmakids.it)