Se siete genitori di bambini e bambine tra i due e i cinque anni, il 9 e il 16 settembre non prendete impegni, ci sono gli Open day di Rugbytots!
L’Open day di sabato 9 settembre si terrà alla Cittadella del Rugby di Moletolo e quello di sabato 16 settembre al Parco della Cittadella. Se state pensando che la parola “rugby” forse non sia adatta a bambini così piccoli siete fuori strada… in questo programma di motricità il rugby è presente “per la palla utilizzata durante gli incontri e per il rispetto delle regole di questo sport: stare insieme, fare gioco di squadra e rispettare l’allenatore”. A dirlo è Marco De Rossi, presidente dell’Associazione Rugbytots di Parma che due anni fa ha importato il metodo direttamente dall’Inghilterra.
Cos’è Rugbytots?
Non parliamo di una scuola di rugby quindi? No!
Rugbytots è un programma di motricità che punta a far divertire i bambini facendoli correre, muovere nello spazio, prendere, passare e calciare la palla, stare con gli altri; non c’è nessun contatto o scontro fisico come nel rugby.
Noi collaboriamo con Amatori Parma, Rugby Parma e Rugby Noceto ma i nostri corsi sono propedeutici per qualunque sport e, alla fine del percorso, i bambini e le bambine potranno decidere di intraprendere il rugby ma anche sport di altra natura. Perché questo tipo di attività? Perché da studi è stato dimostrato che i bambini oggi non si muovono più come una volta, conducono una vita più sedentaria anche quando sono molto piccoli, così si è pensato a una proposta di attività motoria che copra una fascia in cui non c’è molto, a parte i corsi di acquaticità e poco altro. Nei nostri corsi i bambini sono seguiti da pediatri e professioni di scienze motorie, oltre che dai coach, allenatori di rugby che, oltre ad aver studiato scienze motorie, hanno seguito il corso specifico certificato Rugbytots.
Come si articola il programma?
Tutto il programma è diviso in due quadrimestri, da metà settembre a fine gennaio e da febbraio a maggio. I bambini sono divisi per fasce d’età per un massimo di 15 bambini in ogni fascia: c’è quella dei più piccoli che va dai due a i tre anni e mezzo e che seguono lezioni da 35 minuti e quella dei più grandi che va dai tre anni e mezzo ai cinque anni e seguono lezioni da 50 minuti. La divisione e la durata diversa sono dovuti al fatto che un bambino di due anni non riesce a stare attento per 50 minuti come uno più grande e che c’è qualche differenza tra gli esercizi svolti nelle due fasce.
Gli incontri sono una volta a settimana e ci si può iscrivere a metà corso.
Per seguire il secondo quadrimestre non è necessario aver frequentato il primo, diciamo che è vivamente consigliato perché così si segue una progressione motoria, ma non è obbligatorio.
Quello che invece è obbligatorio è la presenza dei genitori, perché il percorso prevede l’interazione genitore-figlio oltre che bambino-istruttore, oltretutto l’incitamento del genitore è spesso fondamentale. Le attività sono adatte anche a bambini con disabilità.
E le singole lezioni come si svolgono?
Siamo all’aperto d’estate, nei campi della Cittadella del Rugby di Moletolo e nel Parco della Cittadella, e d’inverno in palestre al chiuso e riscaldate della città.
Gli incontri seguono un “book” prestabilito, quello Rugbytots, che prevede quattro momenti: riscaldamento, passaggi o calci, percorso e il gioco finale, per la fascia di bambini più grandi c’è un alto esercizio che si chiama tecnica individuale, tutte le attività sono svolte con attrezzi sportivi di gommapiuma o comunque in materiali che non possono nuocere. Risultati e impressioni di bambini e genitori? Questo è il secondo anno e abbiamo già delle iscrizioni di bambini che hanno frequentato lo scorso anno e alcuni della fascia più grande hanno proseguito con il rugby. I bambini si divertono molto e i genitori sono contenti del lavoro svolto e vedono anche una maggiore collaborazione e interazione genitore-figlio.
Come si crea un gruppo e come si gestiscono tanti bambini così piccoli?
All’inizio è il caos, poi piano piano i bambini iniziano a rispettare le regole e i coach! Questa è un’altra cosa di cui i genitori sono entusiasti, forse perché noi premiamo l’impegno anziché il risultato: se un bambino sbaglia gli diciamo bravo lo stesso o se riesce a eseguire un esercizio dopo tante volte che ci prova, è la stessa cosa, gli diciamo bravo perché si è impegnato, non ha smesso di provarci, non c’è un obiettivo da perseguire e non c’è competizione.
Trovarsi una volta a settimana, sempre lo stesso giorno, alla stessa ora, nello stesso posto e con le stesse persone a fare le stesse cose, fa sì che si sentano parte di un gruppo, in fondo non è molto diverso da quello che fa una squadra quando gioca.
Il divertimento come concetto e principio ritorna spesso. Sì, perché il nostro concetto di divertimento è stare insieme e fare attività motoria non deve essere una cosa noiosa altrimenti i bambini non partecipano o non lo fanno con entusiasmo.
Noi cerchiamo di rendere gli esercizi divertenti, magari con i versi e le movenze degli animali: sono attività rese giocose e più improntate sul fare che sulla tecnica!
Per info, costi e iscrizioni:
Marco De Rossi – marco@rugbytots.it – 327-3446209